domenica 17 luglio 2011
sabato 16 luglio 2011
Studio in studio(ò)
Piove.
"Il problema relativamente nuovo che si presenta nella società di massa è forse ancora più grave; ma il motivo non è la presenza delle masse, bensì l'essere questa una società di consumatori, dove il tempo libero non serve più per il perfezionamento di sé o l'acquisizione di un posto migliore nella socirtà, bensì per aumentare sempre di più i consumi e i divertimenti. E poichè le merci di consumo disponibili non bastano a soddisfare la voracità crescente di un organismo la cui energia vitale, non più spesa nella fatica e sofrzo di un corpo che lavora, deve logorarsi nel cosumare , si direbbe che la vita stessa si protenda ad afferrare cose non destinate a lei. è ovvio che il risultato non sia una cultura di massa, che a rigor di termini non esiste, ma un entertainment di massa alimentato dagli oggetti della cultura del mondo. credere che una simile società possafarsi più colta col passare del tempo e grazie all'opera dell'istruzione pubblicaè, a mio avviso, un errore fatale. Una società di consumatori non saprà mai prendersi cura di un mondo e delle cose pertinenti in esclusiva allo spazio delle apparenze terrene, perchè la sua posizione fondamentale verso tutti gli oggetti - il consumo - significa la rovina di tutto ciò che tocca" Hannah Arendt
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