giovedì 31 marzo 2011

piccole storie di solidarietà internazionale

Orbene, qui a Parigi devo dire che sto iniziando a cogliere -e con piacere- piccole storie di solidarietà internazionale nei confronti della mia (nostra) sventurata condizione di esseri umani di nazionalità italiana. Non da subito, inizialmente coglievo piuttosto, nei francesi sinistrorsi, una frettolosa equiparazione tra Berlusconi e Sarkozy. Vaglielo a spiegare, il contesto orrorifico che viviamo.
Ieri sera s'era in un bar à rue Oberkampf, bel posticino in cui ho ascoltato un buon concerto jazz molto ritmico e molto strano. In sostanza, il leader del quartetto si fa chiamare rithmystic (mistico del ritmo), e suona le percussioni col il suo proprio corpo [si, immaginate le percussioni di un concerto jazz create mediante tamburellamenti sul petto o sui quadricipiti delle cosce o con le mani]. A onor del vero, c'erano pure delle piccole maracas.
Ma non è questo il punto. il punto è che il gruppo con cui ero, gente simpatica e interessante devo dire, ha dimostrato una certa comprensione della situazione tragica che vive la nostra Italietta. Lo stesso mi è successo stamattina con una collega che mi ha chiesto che si dice della "greve" in Italia [laddove per greve si intende letteralmente sciopero, e in senso esteso manifestazioni di forte protesta e opposizione].
Bene, consola un pò. Giusto il tempo di aprire repubblica.it e guardare lo schifo che succede ormai quotidianamente alla Camera dei Deputati. Che tristezza. Ci vuole una sollevazione, l'aveva detto Monicelli. Poi lui s'è suicidato, ma era malato e aveva 95 anni. Noi non siamo -non tutti- malati (che poi la malattia come concetto...). Di certo non abbiamo 95 anni.
Giovedì prossimo; ma prima di giovedì c'è lunedì, con la prima interrogation écrite en droit administratif des biens. Giovedì prossimo, dico, meteo permettendo, si svilupperà una situazione molto simpatica. Aperò sur le quai de la Seine avec vin rouge francais, pain et fromage. Contenuto dell'aperò, che potrebbe avere risvolti veramente simposiaci, sarà la lettura incrociata di scritti sul tema "monogamia e poligamia" presentati in tre lingue: l'italiano, e a scrivere sarò io; lo spagnolo, e a scrivere sarà Rafael (in un post parlerò di Rafael, magari con foto); il francese, e a scrivere sarà Elenoire (lei sì, scrittrice francese che ha pubblicato). 

E poi, ovviamente, copriamo allungando le parole e le dita il peso delle distanze.

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