Galeotta questa mattinata, oramai non più recente, a Mont Martre. Nel senso che è stata la causa di un raffreddore con tosse grassa che mi porto nei bronchi da dieci giorni. Epperò, devo dire che quella è stata una gran mattinata. Sole preprimaverile, che sulla scalinata del Sacre Coeur riscaldava significativamente e metteva di buon umore. E poi un panorama molto particolare, con tutta Parigi davanti a te, ma avvolta nell'inquinamento, che creava (e crea anche oggi, nonostante il cielo grigio -immagino-) una foschia densa e vischiosa.
Ad ogni modo, voilà quelque photo scattata quel giorno. Tra esse, anche qualche bel volto parigino. Notare (ed ingrandire all'occorrenza) l'uomo mingherlino col barbone che dipingeva ad un angolo di strada_
Certo, Mont Martre è come viene raccontata, come viene fotografata. Ma questa considerazione non è inedita per questo blog di sopracciglia.
Una via colma di giocatori delle tre carte. Puntata minima cinquanta euro. I compari che facevano il palo erano oltremodo riconoscibili. Eppure l'azzardo crea adrenalina, la quale spesso finisce per combaciare con l'idiozia. E dunque la gente ci giocava.
Volto parigino: il suonatore d'arpa sulla scalinata del Sacre Coeur
Volto parigino: il sosia di Walt Whitman artista di strada a Mont Martre; e d'origini italiane, se ricordo bene.
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Scena "d'insieme" nella piazzetta.
Titoli di coda di questo post.
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