La riflessione è sulla Rete come fenomeno e come fonema. E poi su Facebook, epifenomeno della nostra modernità liquida [che blasfemia, confesso a malincuore di non aver letto questo testo capitale].
Insomma, stare in guardia dagli strumenti potenti [meta-strumenti, nella misura in cui diventano fini totalizzanti]. Stare in guardia per poterli usare bene [Africa del Nord docet, molto più del nostro popoletto viola]
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