sabato 30 aprile 2011

il primo maggio

è una giornata fondamentale.
Ricca di simbolo e di futuro,
amara di violenze quotidiane,
fiera di lotte.
Ragionare 
con la propria testa.
Pensare il mondo e le cose.
Questa è emancipazione.
"Se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia Rivoluzione."
G.G.

Arriveranno frammenti, nei prossimi giorni, di questa meravigliosa seconda metà d'aprile.
Arriveranno, ma nei prossimi giorni.
Stasera ho girato per tutta Parigi in bicicletta. Eravamo in duecento a fare una critical mass, che qui chiamano Velorution -fin troppo semplice l'anagramma-. Molto bello, singolare, una dimensione altra che mi ha fatto star bene. 
Nota di colore, lo scambio di chiacchiere finale [piazzale del centre Pompidou] con un sedicenne [sedici anni, non sedicente] ragazzetto che si professava autonomo, che pare sia stato in Italia arrivandoci in autostop per Pasqua, che dice di suo padre che quel giorno d'estate nel 2001 lui era proprio accanto a Carlo Giuliani.
Sarà. Sarà anche che domani devo studiare.

Nessun commento:

Posta un commento